Prosciutto San Daniele o Prosciutto di Parma? Tutti e due!

Qual è il miglior prosciutto italiano? Non esiste una risposta a questa domanda, perché una sfida fra Prosciutto San Daniele Prosciutto di Parma non darebbe luogo a nessun vincitore: salirebbero entrambi sul gradino più alto del podio!

 
Se oggi abbiamo la possibilità di scegliere fra Prosciutto San Daniele e Prosciutto di Parma, due eccellenze della tradizione gastronomica del nostro paese, lo dobbiamo agli Antichi Romani, che grazie all’abbondanza di cinghiali, si accorsero presto della bontà e delle fantastiche proprietà nutritive di questo alimento.

Usata per molti secoli anche come moneta di scambio, oggi la coscia di maiale è appunto conosciuta come prosciutto crudo, un alimento che si presta in modo eccellente a sostituirsi alla carne, grazie ad un apporto proteico di tutto rispetto.

Ma è inutile girarci intorno: ai nostri giorni, sono il Prosciutto San Daniele e quello di Parma a dominare le tavole degli italiani e per una ragione ben precisa. Per fregiarsi del marchio DOP, infatti, agriturismi, aziende agricole e consorzi sottopongono le loro cosce di maiale ad un rigido disciplinare che, tra le altre cose, vieta l’utilizzo di ogni tipo di conservante.

Prosciutto San Daniele e Prosciutto di Parma: dove vengono prodotti

La denominazione DOP sta per Denominazione di Origine Controllata, il che oltre a garantirti la qualità eccelsa del prodotto, ti assicura che questo sia stato realizzato in un’area geografica ben precisa. Che nel caso nei prosciutti è un dettaglio ancora più importante, visto che il sapore finale di questo insaccato è strettamente correlato alle condizioni climatiche della zona di stagionatura.

Il prosciutto San Daniele vede la luce in un piccolo comune del Friuli, da cui prende il nome. Posto nel bel mezzo della regione, questo territorio si avvale delle correnti montane delle Alpi Carniche e di quelle umide che arrivano dal Mar Mediterraneo. Una combinazione di temperature e tassi di umidità unica al mondo, che contribuisce a donare al San Daniele il suo inconfondibile sapore dolce e delicato.

La zona in cui viene prodotto il Prosciutto di Parma, si estende invece fra la via Emilia, il fiume Enza, il torrente Stirone e l’Appennino Tosco Emiliano, un territorio battuto dagli umidi venti in arrivo dal Tirreno e da quelli freschi e più asciutti che scivolano verso valle, provenienti dalle cime degli Appennini.

In conseguenza di queste differenze territoriali e climatiche, i prosciutti più famosi d'Italia assumono sapori diversi. Ma attenzione: la qualità è top in entrambi i casi!


Differenze fra Prosciutto San Daniele e Prosciutto di Parma

Se hai qualche difficoltà a scegliere fra un Prosciutto San Daniele e un Prosciutto di Parma, devi sapere che il primo è particolarmente dolce e che, soprattutto, si scioglie in bocca. Il processo di salatura consente al sale di penetrare in profondità nella coscia di suino, donandogli un gradevole sapore uniforme e delicato.
Il Prosciutto di Parma, invece, è sì dolce come il San Daniele, ma a seconda del tipo di stagionatura, vanterà lontani sentori di nocciola, di cantina, di legno, che ne fanno una squisitezza del tutto unica al mondo. Non cominci ad avere l'acquolina in bocca?

Qualunque sia la tua scelta, prosciutto San Daniele o Prosciutto di Parma, ricordati che il grasso è parte integrante di questa prelibatezza della nostra norcineria. Il grasso, infatti, è proprio ciò che conferisce dolcezza alle cosce di suino, al punto che se ami in modo particolare i prosciutti dolci, dovresti optare per il gambetto del Prosciutto di Parma, la parte finale della coscia, che ti garantirà quella dose extra di dolcezza, amata persino dai bambini più piccoli.

Già, dai bambini, perché il prosciutto crudo, San Daniele o Parma non importa, è un alimento sano e ricco di acidi grassi essenziali, come Omega 3 e Omega 6, indispensabili per lo sviluppo del sistema immunitario e di quello nervoso. A te, invece, interesserà sapere che il prosciutto crudo possiede tassi di colesterolo bassissimi, un fatto che ti consentirà di mangiarne quanto ne vuoi, anche se stai sostenendo un regime alimentare ipocalorico.

Ma ricorda: attento al marchio DOP! La norcineria è un’arte. Rivolgiti solo ad agriturismi ed aziende agricole che possano garantirti la salute degli animali e processi di produzione in linea con quanto imposto dal disciplinare.


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